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Dieta diverticolite: cosa mangiare e cosa evitare per prevenire e ridurre i sintomi provocati dall’infiammazione dei diverticoli. Una dieta povera di carne e ricca di fibre aiuta a prevenirli, mentre una dieta FODMAP aiuta ad alleviarne i sintomi che ne derivano.
Cos’è la diverticolite
La diverticolite è una patologia del colon dovuta all’infiammazione dei diverticoli, tasche che si sviluppano nel rivestimento interno dell’intestino. Essi si formano nelle zone intestinali più deboli che, cedono alla pressione interna, dando origine alla diverticolosi ( presenza dei diverticoli). Quando sopraggiunge l’infiammazione si parla di diverticolite.
Circa il 58% delle persone anziane presenta diverticolosi, ma solo nel 5% di essi, si sviluppa l’infiammazione dei diverticoli. Non è, quindi, una patologia comune, ma è assai fastidiosa e, molto spesso, dolorosa.
Le cause non sono ancora note, anche se si pensa abbiano sia una componente genetica che una comportamentale, derivante dal tipo di alimentazione e dallo stile di vita.
Prevenzione, sintomi e cure
Diversi studi hanno fatto luce sul fatto che il tipo di dieta seguita può aiutare ad aumentare o a ridurre la possibilità di sviluppare diverticoli.
Un’alimentazione ricca di carne, latticini e zucchero ne favorirebbe la comparsa, mentre una ricca di fibre, frutta e cereali la preverrebbe.
La diverticolite può portare a problemi di salute o complicazioni, tra cui: nausea, febbre, forte dolore addominale, sangue nelle feci, ascessi e fistole intestinali.
Vediamo insieme come capire se si soffre di diverticoli infiammati.
Se la presenza di diverticoli (diverticolosi) è asintomatica, riconoscere i sintomi della diverticolite non è semplice, poichè spesso essi vengono confusi con quelli di altri malesseri o patologie. La diverticolite spesso si manifesta in soggetti affetti da IBS (sindrome del colon irritabile).
Tra i sintomi frequenti rilevati si ricordano:
- Dolori addominali, prevalentemente sul lato sinistro
- Crampi, dolore e fastidio successivi ai pasti
- Diarrea e stipsi
- Meteorismo e flautolenza
Non esiste una vera e propria cura per i diverticoli: essi, infatti, rimangono nell’intestino senza la possibilità di eliminarli. Ciò che può essere fatto è cercare di alleviarne i sintomi e fare il possibile per evitare il riacutizzarsi dell’infiammazione, attraverso la dieta ed il cambiamento di alcune errate abitudini.
Smettere di fumare è una delle prime cose da fare se si soffre di diverticolite: aiuterà a migliorare le vostre condizioni di salute generali, come la circolazione, la pressione sanguigna e la respirazione.
Approfittatene per gettare finalmente la sigaretta!
Dieta diverticolite: cosa mangiare e cosa evitare
Durante le fasi acute della malattie, i medici consigliano una dieta liquida povera di fibre.
L’alimentazione da seguire, in realtà è molto soggettiva: ciò dipende dal fatto che alcune persone tollerano meglio di altre determinati alimenti.
Diversi studi hanno dimostrato che seguire una dieta FODMAP può avere effetti positivi su coloro che soffrono di diverticoli.
I FODMAP sono dei nutrienti contenuti in alcuni alimenti che hanno la capacità di fermentare, trattenere o richiamare acqua nell’apparato intestinale.
FODMAP è l’acronimo di Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli, ossia serie di carboidrati presenti in molti cibi ricchi di:
- Fruttosio: frutta, miele
- Lattosio: latte e derivati non del tutto fermentati
- Fruttani: aglio, cipolla, orzo, segale e frumento
- Polioli: frutta con i semi come mele, pesche, albicocche, avocado ecc.
- Galattani: soia, legumi.
La dieta povera di FODMAP è molto utile in caso di sindrome dell’intestino irritabile ed è stato appurato porti giovamento anche nelle persone affette da diverticolite.
Bisogna anche evitare il consumo di bevande alcoliche, che di certo aiutano a peggiorare linfiammazione.
Menù d’esempio della dieta per i diverticoli
Come visto in precedenza, un menù dieta per i diverticoli deve incentivare l’uso di cibi poveri di FODMAP.
Vi proponiamo una dieta per la diverticolite: cosa mangiare per 3 giorni per alleviare i sintomi dell’infiammazione e stare meglio.
GIORNO 1
Colazione: una tazza di latte di riso/cocco/mandorle, una banana
Spuntino: spremuta d’arancia
Pranzo: Riso con asparagi, pollo alla piastra, spinaci
Spuntino: frutti rossi, una tisana
Cena: orata o branzino al forno, patate lesse, pane
GIORNO 2
Colazione: 1 fetta di pane bianco tostato con confettura di frutti rossi senza zuccheri aggiunti
Spuntino: una fettina di melone
Pranzo: frittata al forno di peperoni, una fetta di pane bianco, insalata di cetrioli, un frutto no Fodmap
Spuntino: una banana
Cena: pasta con zucchine, carote lesse
GIORNO 3
Colazione: una tazza di latte di riso/cocco/mandorle, una banana
Spuntino: un cubetto di parmigiano, 10 mandorle
Pranzo: Insalata di quinoa con zucchine, peperoni, carote, un piatto di insalata verde
Spuntino: pane e marmellata di agrumi
Cena: vellutata di zucca, involtini di tacchino con spinaci, pane bianco
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